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I terremoti del reggiano - parmense 2022, un'analisi a più ampia scala

2022-02-20 09:01

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Il 13 febbraio 2022, in serata, è stata registrata una nuova scossa in provincia di Reggio Emilia, vicino a Carpineti, di magnitudo 3,6 Ml. Una zona differente da Bagnolo in Piano - Correggio.



Andando a vedere i dati a più ampio respiro, si può notare come tutta un'intera fascia del medio appennino, tra le provincie di Parma, Reggio e Modena, abbia registrato alcuni piccoli terremoti dal 01 Gennaio ad oggi.




E poi ci sono state le scosse di Correggio. Sono legate?




Se si parla di innesco, ovvero che le scosse di Correggio abbiano provocato la scossa di Carpineti, è molto improbabile, ma se si parla di dinamica a grande scala, si, sono legate tra loro.



Come è noto, la genesi dei sismi italiani è da ricercarsi nella spinta verso Nord-Est della Placca Africana, e scendendo un po' più nel dettaglio si può notare come una porzione di catena appenninica sia più suscettibile, in questo ultimo periodo, a movimenti sismici.




La prima mappa allegata, con il numero 1, mostra i terremoti avvenuti dal 01 Gennaio 2022 ad oggi. I diversi colori rappresentano le differenti profondità degli ipocentri, ovvero verde e giallo più superficiali, arancione e rosso più profondi. Già da questo si nota come i terremoti di Correggio siano molto più superficiali (eccetto uno) rispetto a quelli appenninici, e questo è normale, anche andando a rivedere le sezioni postate la scorsa volta.





Infatti si nota quel groviglio di linee rosse, che altro non sono che sistemi di faglie, appartenenti alle Pieghe Emiliane e Arco Ferrarese, tutte strutture attive in grado di generare terremoti.



Nel medio appennino sono più profondi i terremoti e sono distribuiti casualmente?



Sembrerebbe di no, o meglio, pare siano compresi all'interno, o in prossimità, di alcune strutture tettoniche ben conosciute in materia: la cosiddetta linea del Secchia e la linea Taro-Enza (figura 2).





Anche i terremoti di Correggio rientrano in questo blocco, perchè posizionati a ovest della linea del Secchia. Tale linea è ritenuta uno svincolo cinematico molto importante: per citare un esempio la famosa sequenza dei terremoti emiliani del 2012 partita nella zona di Finale Emilia si spostò verso ovest, terminando proprio a ridosso di questo lineamento del Secchia.



Sembra quindi che questa porzione ben distinta della catena appenninica, la cui culminazione a nord è rappresentata dalle sepolte pieghe ferraresi (terremoti di Correggio) stia vivendo una fase di attività sismica.




Previsioni? Impossibili da farsi.




Importante far notare invece come i terremoti non vengano a caso circa la loro distribuzione spaziale, ma che rispettino quanto fino ad ora è stato studiato e prodotto in questo ambito di ricerca scientifica.




Fonti:



- INGV CNT;



- Vannoli et al., 2015, The Seismotectonics of the Po Plain (Northern Italy): Tectonic Diversity in a Blind Faulting Domain.